Sara ha una storia dolorosa da raccontare. Dopo aver avuto una prima figlia con gravi problemi di salute ha deciso di mettere al mondo un figlio sano grazie all’ovodonazione. Volevo dare la possibilità a mia figlia di avere un fratellino o una sorellina, ci dice.
Come inizia la sua storia?
Mia figlia, che ha compiuto nove anni da poco, non parla e non cammina, quindi desideravo un bambino sano, non volevo mettere al mondo un bambino sofferente. Ci ho pensato 8 anni. Alla fine ho intrapreso il percorso della fecondazione assistita e al terzo tentativo sono finalmente rimasta incinta. La mia è una storia dolorosa ma per fortuna a lieto fine. Mia figlia avrà un fratellino o una sorellina.
Come ha deciso di ricorrere all’eterologa?
Ho scelto di ricorrere all’ovodonazione per avere un bambino in salute, la paura di mettere al mondo un bambino non sano mi rendeva infelice. Quando è nata mia figlia ho avuto anche un parto difficilissimo e ho rischiato di morire. Trovo ingiusto mettere al mondo un figlio con la possibilità che non sia sano e che debba soffrire. Si poteva scegliere la strada dell’ovodonazione per evitare questo, ed io l’ho scelta non senza momenti di dubbio e di sconforto.
Quanto è stato lungo il percorso?
Il mio percorso è stato davvero lungo: 8 anni, poi devo ammettere che sul mio caso c’è stata molta disinformazione, non mi sentivo rassicurata dai medici che ho consultato, poi ho finalmente incontrato il dott. Valenti e mi sono sentita da subito sicura di aver trovato la persona giusta, è un medico davvero competente e umano.
Quando ha deciso di rivolgersi al Dott. Valenti
Ho conosciuto il dottor Valenti tramite un’amica, mi ha dato il coraggio di ricominciare a pensare ad una nuova gravidanza.
Cosa ha provato quando ha scoperto di essere incinta?
Una gioia immensa dopo due volte che la gravidanza non era andata a buon fine. Mio marito mi è stato sempre vicino, ero bloccata da ansie e paure ma adesso sono libera di gioire per questa nuova vita in arrivo.
Cosa si sente di consigliare alle coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
Di decidere ponderando molto, consiglio in ogni caso di intraprendere questo percorso. Non bisogna arrendersi, avere un carattere deciso e sapere quello che si vuole aiuta a realizzare i propri sogni. Essere mamma è la gioia più grande che una donna possa provare, dopo la malattia e la sofferenza della mia prima figlia non volevo arrendermi, volevo regalare a lei la gioia di avere un fratellino o una sorellina, non potevo lasciarla da sola!
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